Nuova vita. 
Freitag, November 25, 2005, 23:44 - SPURENSUCHE
Hotel Angst a Bordighera. Nuova vita, di Giovanni Donato.
Relatore: Oreste Lori Gentile
(archivio)
Ogni volta che mi capita di osservare un edificio in stato di abbandono, sia questo un antico palazzo nel centro di una città oppure semplicemente una vecchia cascina o un fienile sperduto, mi chiedo come sia possibile che un manufatto costruito per volontà di qualcuno finisca per subire un così triste destino: mi viene quasi istintivo entrare e cominciare a pulire, a sgomberare dalle macerie e dalle erbacce quella presenza che, un tempo, godeva di ben altre realtà.

(ottobre 2005, a.more.s)
Ho provato il medesimo impulso quando insieme a mia moglie, siamo entrati la prima volta nel vestibolo dell’Hotel Angst, nell’estate del 1993.
Da qualche anno mi reco regolarmente a Bordighera e fin da principio ho subìto il fascino del luogo e dei suoi numerosi edifici storici, molti dei quali strappati dalle rovine del tempo attraverso recuperi e ristrutturazioni a volte scontate.
Quasi tutti gli hotel e le grandi ville che in passato ospitavano le più ricche personalità europee, oggi sono state trasformate in residence; percorrendo la Via Romana si possono ammirare nelle loro nuove vesti color pastello, con le persiane chiuse a proteggere l’intimità di bilocali per gran parte dell’anno senza condomini. Il medesimo destino non è toccato ancora all’Hotel Angst, che sulla Via Romana rimane praticamente l’unico a suscitare solo l’interesse dei curiosi piuttosto che quello degli investitori. La carenza di strutture per l’intrattenimento e le modeste condizioni delle poche esistenti, mi hanno indotto a riflettere su una possibile destinazione da attribuire a quel maestoso edificio sulla Via Romana, che a fatica continua a resistere alle insidie del tempo: ho sperato fortemente e continuo a sperare che l’Hotel Angst non sia trasformato in un ennesimo residence per sporadici turisti da mini alloggi. Guardandolo dalla strada è facile interrogarsi sul suo passato, aiutati dalla fantasia e da quel che resta dell’albergo e del suo grande parco; allo stesso modo ci si interroga sul suo destino, timorosi di vederlo un giorno raso al suolo dalle ruspe. Ho deciso allora di scegliere come argomento finale del mio percorso di studi la riqualificazione funzionale dell’Hotel Angst, trasformando quella che fu meta ambita per pochi eletti, in un luogo dove la cultura, lo spettacolo e l’intrattenimento, possano suscitare nuovi interessi per migliorare gli equilibri forse un tantino dormienti della città. La finalità del progetto consiste quindi nel dare “nuova vita” alla vocazione turistica di Bordighera, nel rispetto della tranquillità di una delle poche, vere città-giardino italiane.
Ritengo sia stato un privilegio occuparmi di questo argomento e visitare le poche parti accessibili di un edificio che non vorrei soccombesse alle insidie del tempo e ai disastri dell’abbandono.
IL PROGETTO:
CENTRO POLIVALENTE PER LA CULTURA E L’INTRATTENIMENTO
Dall’analisi della situazione attuale della città e del turismo locale, ne è scaturita l’intenzione di attribuire al progetto, funzioni ricettive e di carattere pubblico.
Alle origini del progetto, ho stabilito dei “cardini” secondo i quali avrei sviluppato il percorso progettuale:
1. Conservare la facciata come fosse una “pelle” dell’edificio storico al quale ho attribuito funzioni diverse tra loro, ma legate da percorsi distributivi comuni.
2. Creare un ampliamento sul versante Nord dell’edificio seguendo l’andamento del terreno sistemato a terrazze; attribuire a tale ampliamento le funzioni più “chiassose”.
3. Interporre fra i due corpi, una “corte” interna aperta verso Est e verso Ovest.
4. Fare del vestibolo di ingresso e dello scalone monumentale, un percorso obbligato che induce il visitatore a prendere possesso spaziale del luogo storico.
5. Sacrificare la parte meno nobile dell’edificio esistente a favore di un ampliamento della corte interna e di una più “leggera” sistemazione del fronte nord.

Per informazioni, e-mail : www.nena-gio@libero.it
Servizio a cura di: CISDA - HypArc, e-mail: hyparc@polito.it
(Politecnico di Torino, Facolta' di Architettura 1/Corso di Laurea in Architettura)

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